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bologna block by block 2020Bologna Block by Block è un progetto per la realizzazione di laboratori partecipativi dedicato a ragazzi tra gli 11 ed i 16 anni residenti nella periferia bolognese.
Obiettivo del progetto è sperimentare nuove dinamiche partecipative che siano innovative, capaci di superare la barriera del consultivismo e di coinvolgere quindi in modo personale e creativo chiunque si senta escluso dal dibattito per il disegno e la trasformazione del proprio quartiere. Studiati applicando un format già sperimentato con successo dalle Nazioni Unite in più in 30 Paesi nel mondo, il progetto ha come scopo quello di ripensare un'area marginale della città di Bologna in collaborazione con diverse realtà attive sul territorio come Ya Basta Bologna e Porta Pratello. |
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ARCHETIPO 2020Designing in Tanzania shouldn’t be considered only as an opportunity to promote equality in living conditions in Global South but also as a unique chance to celebrate our roots as specie on this planet. That’s the reason why we propose an introversive project with no windows, no landscape hugs and porticos, no british college inspired plans. We strongly believe in a non-white proposal which refers to a shared past.
The house we designed is a contemporary long-hut shaped building manifactured on site. Main entrance is located in the middle, above a concrete platform hosting an outdoor fireplace standing in the landscape. Harvest can be dried out here before being conserved inside. Interiors have been thought as contemporary and introversive spaces taking light from above into protected gardens that can be used as cultivated areas and for open air activities. Walls have been used as their primitive meaning suggest: outline our space in contact/contrast with nature. |
c-house 2020C House is the project for a new type of african house in Tanzania. The concept of the project is based on four main statements: feasibility, bond with the territory, environmental sustainability, innovation and sustainable development. In few word, the C House’s project is developed to be easy to be built, all material are local and “KM0” and the costs and time are extremely reduced.
C House has a deep link with the territory because the goal is to improve building techniques and solutions starting from traditional and local needs. Moreover, the project is enriched by simple and very efficient solutions in order to have the best visual, thermal and aesthetic well-being. The house is located close to Nico’s house and partially on the land previously occupied by the two Huts of the plot: thanks to that, is will not be occupied “green” (not worn) field useful for crops or other good purposes. Finally, the house is oriented to have the best illumination for the sleeping area and the best view from the common living area. |
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vacci piano 2020Rivendicare qualcosa che ci è stato tolto, precluso, qualcosa che è nostro. Sulla base di un nostro diritto, o di un desiderio. Vi invitiamo a domandarvi chi decide dei vostri corpi, a chi credete appartenga il vostro tempo. Vi sfidiamo a riconoscere il privilegio, soprattutto quando si tratta del vostro. Per capire chi ha diritto alla città – a costruirla, a fruirne e a cambiarla. Per sondare l’esistenza di un diritto di appartenenza – un diritto che prescinda la proprietà. Evocate l’immaginario della vostra rivendicazione e manifestate la vostra presenza. Protestate, contestate, reclamate un diritto. Affermate, chiedete per avere, attribuitevi la responsabilità di un cambiamento
In occasione dell'ottava edizione della call for artists indetta da Cheap Festival, Verso è stato selezionato con "Vacci Piano", una serie di tre manifesti sul tema della mobilità lenta e sostenibile e sulla sicurezza stradale. |
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pop g3 2020Pop G3 è un progetto di bar temporaneo modulare in legno di abete massello e policarbonato trasparente alveolare. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con diverse realtà del territorio bolognese per la riqualificazione della corte interna dell'ex sede del quartiere Saragozza a Bologna.
La struttura, realizzata in portali di legno e policarbonato, è completamente smontabile di modo da consentirne la facilità di trasporto una volta conclusi gli eventi. Il rivestimento in policarbonato alveolare trasparente, oltre a consentire un limitato impatto visivo della struttura nel suo contesto e garantirne la leggerezza, permette di illuminare la corte durante le ore serali senza dover ricorrere ad impianti indipendenti, annullando così il confine tra esterno ed interno, tra area di servizio ed area di consumazione. |
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ouidah one 2019Ouidah One è un progetto per un parco giochi presso l'orfanotrofio francescano di Sainte Marie de Toligbé a Ouidah, in Benin.
Il progetto, interamente finanziato attraverso crowdfunding su Produzioni dal Basso, è stato realizzato nel mese di agosto 2019 in collaborazione con volontari italiani, imprese ed artigiani locali. La struttura, uno spazio coperto di circa 75 metri quadri per il gioco e lo studio dei ragazzi, è stata realizzata in legno d'ebano e assemblata a secco per facilitare eventuali interventi futuri. Parallelamente al parco giochi si è proceduto alla risistemazione dei locali interni dedicati ai ragazzi, sostituendo gli infissi, riprendendo i pavimenti, tinteggiando le pareti e fornendo i letti, prima assenti. |
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lessici inclusivi 2019Lessici Inclusivi è un database opensource di materiale png per la realizzazione di immagini di architettura, grafica e comunicazione.
Obiettivo del progetto è promuovere l'inclusività nella rappresentazione dell'architettura contemporanea, introducendo elementi che rappresentino degnamente la fragilità e la diversità come parte sostanziale della società. Il database, contenente centinaia di png, è completamente gratuito e viene aggiornato regolarmente con i contributi inviati volontariamente dagli utenti. Per il download del database: Link https://mega.nz/folder/qrIWHI7T#9gZURBZb4oW9cIjVWuJ5-g Key 9gZURBZb4oW9cIjVWuJ5-g |
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campo teatrale 2019Campo Teatrale opera a Milano dal 1999 nel campo della formazione artistica, della organizzazione eventi e della produzione e distribuzione di spettacoli teatrali.
Obiettivo dell'associazione è quello di costituire un punto di riferimento sociale e culturale per il quartiere, un luogo di ritrovo e di dibattito. In questa direzione si inserisce lo sviluppo di un progetto, in collaborazione con Verso, per il recupero e la rifunzionalizzazione di un'ampia porzione di locali ad oggi inutilizzati. Il progetto prevede, in particolare, l'ampliamento della superficie dedicata all'attività culturale di Campo Teatrale e l'inserimento di un bar sociale. |
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KLPP 2019The idea behind the project is the will to create a place that could convey two kinds of feelings: by one side a sense of hospitality, consolation, protection and tranquillity and, on the other hand, a positive energy, a spirit of reaction from the horrors of the past.
The first type of emotions is represented by the organic shape of the building which invites people to cross its threshold and to live its spaces perceiving hospitality as in a warm hug. The second one, instead, is represented by the ascension, the vertical trend of the walls emphasized in a curve and slime line. |
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mdj allada 2018MDJ Allada è un progetto per orfanotrofio nella città di Allada, in Benin, realizzato in collaborazione l'ONG locale La Maison de la Joie.
L'ONG, con sede attuale a Ouidah, è attiva da più di 10 anni nel campo dell'accoglienza di ragazze e ragazzi di strada e, grazie al proprio virtuoso modello amministrativo, ha visto crescere sempre più il numero delle domande di accoglienza da parte della polizia e dei servizi sociali. Proprio queste dinamiche hanno portato, nel 2018, alla consapevolezza che servisse un nuovo spazio, con ampi spazi per il gioco e capace di avviare i ragazzi al lavoro. Dalla collaborazione con l'ong e da un interessante lavoro partecipativo con gli stessi ragazzi nasce quindi il progetto, attualmente in fase di finanziamento. |
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madonna 2018“A Bologna non c’è più blu e non ci sarà più finchè i magnati magneranno”.
Con questo messaggio, lasciato sulla bacheca del proprio sito più di un anno fa, lo street artist Blu rivendicava la cancellazione di tutte le sue opere di Bologna in occasione dell’apertura di “Street Art – Banksy & Co. L’arte allo stato urbano”, la più grande mostra sulla street art mai tenutasi in Italia. L’iniziativa, organizzata a Palazzo Pepoli a cura di Genus Bononiae, Musei nella città ed Arthemisia Group, fu accompagnata sin da subito da un certo clima di tensione in città, tanto da suggerire il presidio delle forze dell’ordine a guardia dell’evento ed una discreta indignazione da parte dei centri sociali, dimensione storica della città. Si trattò, a detta di molti, di un vero e proprio saccheggio d’opere dalle strade che, più o meno lecito, sembrava avvicinarsi più ad una spedizione di tombaroli che ad un intervento di conservazione artistica. |
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8hh 20188hh è un modulo abitativo di emergenza realizzato in pannelli di OSB strutturale sagomati tramite una macchina a controllo numerico.
Completamente assemblabile in meno di 8 ore da due persone non specializzate, l'edificio prima del montaggio occupa uno spazio di circa 2 metri cubi, scelta che consente in caso di emergenza il trasporto di tutte le unità necessarie sul posto in modo rapido ed economico. Pensato per garantire il massimo grado di adattabilità al contesto, il modulo abitativo permette espansioni di oltre 5 metri quadri rispetto alla configurazione standard. Grazie ad un particolare sistema strutturale basato su pali e pilastri scatolari in OSB, la struttura è facilmente adattabile a diversi terreni e contesti morfologici senza necessità di fondamenta. |
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cogito ergo urbs 2018Cogito Ergo Urbs è un laboratorio di progettazione partecipata organizzato a Bologna in collaborazione con Dynamo Velostazione a luglio 2018.
Obiettivo principale dell'evento è quello di sperimentare modelli di partecipazione spontanei e quasi del tutto liberi da una mediazione tecnica. Il laboratorio, composto da un ciclo di cinque incontri, propone ai partecipanti, come a chiunque passando mostrasse interesse, la ri-strutturazione della città di Bologna a seconda del tema della serata: tempo libero, turismo, lavoro. accoglienza, movimento. Per facilitare la discussione e la rapidità nella condivisione delle idee, ogni forma di rappresentazione viene eliminata e i partecipanti comunicano tra loro attraverso il riposizionamento di luoghi emblematici della città scegliendo da un set di quasi 1500 fotografie. |
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reverse 2018Il progetto di ricerca individua nella frangia periurbana lo spazio sociale critico per eccellenza dell'urbanizzazione contemporanea. Spazio di sospensione e di conquista, spazio degli altri, spazio nonspazio, spazio promesso o, più in generale, spazio del "nostro tempo". Il progetto, sviluppato dall'analisi della frangia settentrionale di Quito in Ecuador, ha come obiettivo quello di proporre strategie sostenibili di urbanizzazione del rurale, con particolare attenzione alla tutela dell'aspetto relazionale e spaziale della vita quotidiana. Dovendo intervenire in un contesto fortemente compromesso dalla crescita urbana, dall'esplosione immobiliare, dalla mancanza di spazi collettivi e da una diffusa sensazione di insicurezza, il progetto elegge il confine come veicolo d'azione e come spazio privilegiato per la colonizzazione sociale. Sottrarre il confine al proprio intrinseco potenziale bellico, disarmarlo, svuotarlo costituisce in questo lavoro il primo passo per l'umanizzazione di un territorio sospeso tra due possibili destini.
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informalmente 2017Informalmente è una ricerca concettuale e artistica sul significato di informalità urbana, city-making e approprazione dello spazio come principi di costruzione della città.
I risultati di questa ricerca sono stati esposti in una esibizione di prodotti artistici e installazioni realizzata a Bologna in collaborazione con Dynamo Velostazione e con il patrocinio dell'Università degli Studi di Ferrara. Il punto di partenza è il rapporto tra formalità e informalità e la presa di coscienza che quest’ultima non è solo uno degli aspetti fondanti delle nostre città, ma può essere anche ispirazione per ridefinire positivamente il concetto di cittadino. La mostra ha visto la collaborazione di artisti provenienti dal mondo dell'urbex e dalla poesia di strada (Movimento per l'Emancipazione della Poesia) |
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PLUS BELLE DE MAI 2016Marsiglia, la seconda città della Francia, negli ultimi anni ha visto crescere al suo interno profonde cesure: da un lato un interesse sempre maggiore allo sviluppo dei servizi e del turismo, culminato con il progetto di riqualificazione urbana Euroméditerranée, e dall'altro la forte persistenza di forti problematiche di diseguaglianza e mancata integrazione tra i soggetti che formano il panorama urbano.
Questa dicotomia ben si riflette nella realtà del terzo arrondissement che, nonostante la centralità e la vicinanza ad infrastrutture e punti strategici come l'università o la stazione di Saint Charles, rimane ancora il più povero della nazione. |
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limiti urbani 2015Limiti Urbani è stato un workshop universitario sulla progettazione tattica in contesti informali dell'America Latina. L'evento, tenutosi nel novembre del 2015 all'interno del Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara, ha avuto una durata di quattro giorni, seguendo un programma capace di articolare momenti progettuali e lezioni frontali.
Dal lavoro dei laboratori progettuali incentrati sull'approfondimento di due casi studio in Argentina e Messico, sono emerse più di una ventina di proposte da parte degli studenti, capaci di inserire l'architettura all'interno di un progetto di cooperazione internazionale. Iniziativa di grande successo, Limiti Urbani, ha coinvolto a diversi livelli realtà del terzo settore come Architetti senza Frontiere Veneto e Jardin de los Ninos, docenti nazionali ed internazionali dalla Bartlett University, Ispi, Iuav e Mackenzie University, oltre a circa 50 studenti provenienti da 8 università italiane. |